Per un weekend fuori porta e fuori dal comune, c’è un’area della Toscana ancora poco toccata dal turismo di massa che unisce cultura, mare e montagna. Tra la Costa degli Etruschi e i borghi continentali, scopri il cuore della Toscana e tutta la sua ricchezza.

Weekend in Val di Cecina: dove inizia la Maremma?

Si è soliti classificare la zona della Val di Cecina come “alta Maremma” (distinguendola così dalla Maremma grossetana). Tra le località principali della zona spiccano le mete marittime, organizzate per un turismo balneare soprattutto locale (CecinaCastagneto Carducci Bibbona). Ma anche i paesi “di passaggio”, come Populonia e Piombino, dove i turisti passano per rincorrere i traghetti o fermarsi qualche giorno.

 

Vale la pena di scoprire però i borghi più piccoli, che offrono viste mozzafiato e la tranquillità ideale per una vacanza all’insegna del relax. Immersi nella natura ma vicini ai grandi centri abitati e al mare, Bolgheri, GuardistalloRiparbella e soprattutto Montescudaio sono mete insolite, ma piene di sorprese.

Weekend in Val di Cecina: alla scoperta di Montescudaio

Inserito tra i borghi più belli d’Italia, Montescudaio è un paese della provincia di Pisa che ospita meno di 3.000 persone. Situato in cima a una collina, si affaccia sul mare di Cecina guardandolo dall’alto. Secondo alcune leggende, la sua posizione rialzata proteggeva i borghi più continentali dalle minacce degli stranieri che avanzavano via mare.

Passeggiando per le stradine del borgo, circondati dai fiori che decorano gli ingressi di quasi tutte le case, è impossibile non notare i dipinti di Stefano Tonelli, pittore del luogo. Durante la pandemia ha regalato a Montescudaio una serie di opere dedicate a personaggi che hanno cambiato il mondo. Esplosioni di colore che hanno l’obiettivo di ricordare da quali idee partire per essere, davvero, migliori.

La natura regna sovrana: dai campeggi alle riserve naturali

Tra le spiagge che si preparano ad essere prese d’assalto dai turisti e la cittadina che comincia a ripopolarsi, a Cecina si trova la Riserva Naturale biogenetica “Tomboli di Cecina”. Si tratta di una pineta creata nel 1839 dall’allora granduca Leopoldo. Oggi tra i tomboli – dune di sabbia create dal vento che proteggono le colture dalla costa – è possibile vedere pini domestici e Limonium etruscum

E non solo, anche arbusti e ginepri. Si estende per oltre 15 chilometri e comprende 405 ettari di terra: tra le fronde dei suoi alberi, si possono incontrare oltre 160 specie di uccelli, ma anche fauna tipica delle colline (come caprioli faine e istrici), predatori (come falchi e aironi) e ben tre specie diverse di tartarughe (due di mare, una di terra). 

Il vino che non ti aspetti: adieau Sangiovese, bonjour Merlot

A soli 16 chilometri dal campeggio si trova Bolgheri, conosciuta come la capitale nobile del vino. Il suo tesoro, il vino Sassicaia, è nato dall’intuizione del Marchese Incisa della Rocchetta, che – ottenuto tutto il territorio delle campagne livornesi in seguito al matrimonio con Caterina della Gherardesca, ne studiò le particolarità e scoprì che – al contrario delle credenze popolari – aveva tutte le carte in regola per offrire del buon vino.

La tradizione Toscana delle zone del Chianti ha sempre puntato sull’eccellenza del Sangiovese, che per essere di qualità necessita di forti escursioni e di essere protetto dall’aria “salina” del mare. Il territorio di Bolgheri (dal clima mite grazie allo scudo delle montagne, ma salino grazie alla presenza del mare) è invece più simile all’ambiente che si trova al sud della Francia. È dunque al savoir faire di Bordeaux che si deve guardare, prediligendo vini come MerlotCabernet Sauvignon Petit Vernau.